Verso le elezioni… Lettera aperta ai colleghi del Cidi 

“Il sole non nasce per una persona sola. La notte non viene per uno solo. Questa è la legge e chi la capisce si toglie la fatica di pensare alla sua persona. Perché anche lui non è nato per una persona sola” 

(Alcide Cervi, padre dei sette fratelli Cervi, trucidati dai nazifscisti il 28 dicembre 1943).
Carissime colleghe, carissimi colleghi, nel giorno in cui celebriamo il 72° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, e a pochi giorni dall’1 maggio, che quest’anno coinciderà con i 70 anni dalla strage di Portella della Ginestra, vi scrivo sia per formularvi i miei auguri più forti per questa celebrazione laica ma nondimeno “sacra” per tutti noi, sia per comunicarvi la mia decisione, che già alcuni di voi conoscono, di concorrere alle elezioni amministrative per il Consiglio comunale della nostra città, che si terranno il prossimo 11 giugno.

Chi mi conosce sa che fin da giovanissima ho sempre fatto politica attiva e anche il Cidi è, per me, una forma di Politica tra le più alte, nel senso proprio di cura della Polis, di lotta per i diritti di cittadinanza e di inclusione democratica. Non era un mio desiderio, tuttavia, cimentarmi nell’agone sgraziato della politica nostrana. E a dire il vero, due mesi fa avevo anche rifiutato la proposta, giuntami dal gruppo di riflessione ed elaborazione politica “Per il Pane e le Rose” di cui sono stata una delle fondatrici nel 2015 insieme all’editore Navarra e a tanti altri. A convincermi è stata la grande fiducia e l’insistenza di Ottavio Navarra stesso e di tanti altri con cui mi sono consultata, anche nel CIDI nazionale, oltre alle parole del nostro amico Massimo Recalcati, che pur avendo idee politiche diverse dalle mie, mi ha incoraggiato a fare qualcosa di concreto oltre a lamentarmi, come tanti, del profilo mediocre della nostra politica. La lista civica a cui ho aderito, a sostegno di Orlando, è il “Movimento 139”, che non a caso porta nel nome il numero degli articoli della Costituzione Italiana. La sfida è difficilissima, sia perché ci sono 4000 candidati per 40 posti, sia perché tra questi ci sono politici e politicanti di vecchissima data e di potentissimi mezzi, più o meno leciti, più o meno etici. Se fossi eletta vorrei andare nella commissione Scuola e Cultura, per portare dentro l’aula consiliare gli ideali e i valori che respiro da sempre nel CIDI, il nostro Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti. 

So che sarete invasi da richieste di voto perché in ogni famiglia e in ogni condominio abbiamo tutti almeno un candidato, ma mi sembrava giusto comunicarvi personalmente questa mia decisione, nella lealtà e nella fiducia che reciprocamente nutriamo. 

A chi mi chiede se penso di lasciare il Cidi nel caso in cui fossi eletta, rispondo di no, e non certo perché il Cidi non possa fare a meno di me, ma perché il Cidi è la mia casa, le mie radici, il mio orizzonte di senso, la mia Comunità. Sono e resto convinta, del resto, che “la Scuola può Tutto”, come diceva una carissima Preside amica del Cidi, e che costruire una scuola democratica significa lavorare per il vero Bene comune. L’importante è non pensare di combinare mai qualcosa di buono da soli, perché, come diceva don Lorenzo Milani, “ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne da soli è l’avarizia, sortirne tutti insieme è la politica”.

Buon 25 Aprile a tutti noi e Grazie, sempre.

Valentina Chinnici

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